Gennaio 2022 – Un altro passo avanti. Ma ora?
In dicembre l’ANAS ha eseguito, sia pure con un po’ di ritardo rispetto a quanto previsto, gli interventi che erano stati annunciati in ottobre: l’asfaltatura della Trasversale di Pianura nel tratto di Via Olmo e il divieto di circolazione in ambedue i sensi per i mezzi superiori alle 26 tonnellate.
L’asfaltatura era necessaria da tempo, per ridurre i gravi rischi per la circolazione in un tratto in cui alla ristrettezza della sede stradale si è aggiunta la pericolosità di un fondo estremamente deteriorato, anche per lo sprofondamento dell’asfalto in molti punti.
Consideriamo quello realizzato da ANAS un intervento davvero necessario e non procrastinabile, dopo un periodo non breve di incertezze e di incuria,; e ci piace pensare che a ciò abbiano contribuito le pressanti sollecitazioni venute dai cittadini e dagli amministratori comunali di Medicina.
Ma certamente ora altri passi avanti sono necessari e urgenti. In particolare:
– definire i tempi e le modalità dell’intervento di sistemazione strutturale dei tre ponti, intervento già annunciato da ANAS per il 2022 e – a quanto è stato detto – già finanziato, ma non ancora esecutivo; con l’obiettivo di eliminare il senso unico alternato sul Gaiana, di assicurare la sicurezza strutturale dei tre ponti e di migliorare la scorrevolezza della circolazione, anche correggendo la traiettoria del ponte sul Quaderna, inclinato rispetto all’asse principale della strada;
– inserire il completamento della Trasversale nel programma degli interventi di ANAS, quindi assicurarne il finanziamento e decidere il progetto definitivo di nuovo tracciato, che comprenda anche il collegamento con la zona industriale di Fossatone; sappiamo che il completamento è stato indicato dalla Regione Emilia-Romagna come opera prioritaria, ma nulla si sa oggi sulle scelte nazionali in merito;
– assicurare il rispetto del divieto di circolazione dei mezzi pesanti sulla via Olmo, non lasciando sola l’Amministrazione comunale a gestire il problema, ma richiedendo l’intervento di altri soggetti, come la polizia stradale, e prevedendo anche un controllo più generale e sistematico del rispetto delle norme della circolazione e dei limiti di velocità, considerando che la ristrettezza della sede stradale richiederebbe un’attenzione particolare a questi aspetti.